RESTAURO


 
RESTAURO MANUFATTI MURALI E LAPIDEI

 

RESTAURO MANUFATTI MURALI E LAPIDEI


Affresco - Mezzo fresco - Pitture a secco

L'affresco è un'antichissima tecnica pittorica che si realizza dipingendo con pigmenti generalmente di origine minerale stemperati in acqua su intonaco fresco: in questo modo, una volta che nell'intonaco si sia completato il processo di carbonatazione, il colore ne sarà completamente inglobato, acquistando così particolare resistenza all'acqua e al tempo.

Si compone di tre elementi: supporto, intonaco, colore.

  • Il supporto è di pietra o di mattoni.
  • L'intonaco (tonachino o intonachino) è l'elemento più importante dell'intero affresco. È composto di un impasto fatto con sabbia di fiume fine, polvere di marmo, o pozzolana setacciata, calce ed acqua.
  • Il colore, che è obbligatoriamente steso sull'intonaco ancora umido (da qui il nome, a fresco), deve appartenere alla categoria degli ossidi, poiché non deve interagire con la reazione di carbonatazione della calce.

Varianti di tale tecnica solo per la stesura del colore:

Mezzo fresco o pitture a calce: eseguito su supporti asciutti o umido sul quale viene steso del latte di calce, la pittura è eseguita con colori per affresco e una piccola quantità di calce. 

Pittura a secco: i colori vengono distesi sull’intonaco asciutto e devono essere uniti ad un medium che ne permetta l’adesione al supporto.

RESTAURO RIGNANO PRIMA/DOPO

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RESTAURO CAPRANICA PRIMA/DOPO

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RIGNANO
  CAPRANICA
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RESTAURI MANUFATTI SU TELA


RESTAURI MANUFATTI SU TELA


L'origine dell'uso della tela come supporto pittorico si perde nell'antichità, restando comunque una tecnica marginale. Tradizionalmente essa è formata dall'intreccio di fibre di lino, di canapa o juta ma, con l'età moderna è largamente invalso anche l'uso del cotone e delle fibre sintetiche. Le diverse trame dei tessuti hanno una notevole influenza sulla resa pittorica: trame fini come quella del lino consentono finiture più minuziose, la canapa o la juta sono invece adatte ad esecuzioni pittoriche più libere o a opere di grandi dimensioni.Originariamente la tela veniva applicata mediante colle sulle tavole di legno, solo a partire dal Rinascimento la tela comincia ad essere inchiodata e tesa su telai mobili, dotati di chiavi per garantirne la tensione, creando il tipo di supporto che ancora oggi è il più largamente diffuso tra gli artisti. Questo sistema garantisce una tensione costante della tela, consente di sostituire il telaio nel caso di deformazioni col passare del tempo e facilita il trasporto delle opere, in quanto la tela può essere agevolmente rimossa dal telaio e arrotolata riducendone notevolmente l'ingombro.Prima di essere dipinta la tela necessita (salvo le eccezioni legate agli sperimentalismi tipici dell'arte moderna) di due operazioni: l'incollaggio, con cui viene stabilizzata la trama della tela ed eliminati eventuali peli presenti sulla superficie e l'imprimitura che costituisce il primo fondo di materia atto a ricevere la pittura.

 

GUIDONIA RESTAURI       

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RESTAURI MANUFATTI LIGNEI E DORATI

 

RESTAURI MANUFATTI LIGNEI E DORATI


 In questa tipologia di materiali, riconosciamo:

  • Sculture lignee
  • Dipinti su tavola
  • Mobilio intagliato e intarsiato
  • Oggetti lignei ricoperti da lamine di argento e oro.

La statua di legno policroma rappresenta la tipica espressione dell'immagine di culto a partire dal XIII secolo fino in epoca rinascimentale.La pittura su tavola si ha già nella Grecia antica, a Roma e nell'Antico Egitto, anche se nel mondo bizantino questo tipo di pittura ebbe una grandissima diffusione e tornò ad essere popolare in Europa nel XII secolo.Tra il XIII e il XIV secolo in Italia ci fu il periodo d'oro della pittura su tavola.Nel XV secolo, con l'umanesimo e il Rinascimento gli schemi tradizionali vennero superati, scompare il fondo oro che rimane solo occasionalmente per oggetti leggeri come gli stendardi processionali.Il legno intagliato ed intarsiato trova una lunga storia attraverso la tecnica artistica nella quale vengono realizzati ornamenti in incavo o in rilievo su superfici lignee.Gli oggetti intagliati possono essere dipinti o dorati direttamente oppure dopo essere stati ricoperti con uno strato di stoffa o gesso.È anche possibile lasciare al legno il suo aspetto naturale limitandosi a lucidarlo.Oggetti d’orati come cornici ed elementi sacri rispecchiano l’andatura stilistica ed il gusto del periodo e sono arricchiti dal pregio della loro finitura.

GUDONIA RESTAURI

PRIMA

manufatti_primamanufatti_primamanufatti_prima

DOPO

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RESTAURO E APPLICAZIONE STUCCHI

 

RESTAURO E APPLICAZIONE STUCCHI


Per il restauro degli elementi in stucco si procede ad una pulitura meccanica a bisturi al fine di riportare in luce le modanature originali. Le parti distaccate vengono consolidate per mezzo di iniezioni di riempimento con malta di natura inorganica.Vengono eliminate le vecchie stuccature e si è provvede al risarcimento di tutte le piccole e grosse mancanze e fessurazioni utilizzando una malta il più possibile simile a quella originaria.Viene infine posto in opera su tutte le superfici un film protettivo finale a base di polisilossani.

RESTAURO CAPRANICA PRIMA/DOPO

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RESTAURO GALLESE PRIMA/DOPO

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CAPRANICA
  GALLESE
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RESTAURO DI CORNICIONI IN MATTONI O STUCCHI

 

RESTAURO DI CORNICIONI IN MATTONI O STUCCHI


I cornicioni possono essere di varie tipologie: a stucchi o a mattoni per esempio. La nostra impresa effettua restauri e ricostruzioni di entrambi.
Nel caso di cornicioni in laterizio si procede smontando le parti danneggiate e ripristinandole con mattoni lavorati in maniera tale da conservare il motivo originale, oppure si procede a una ricostruzione totale qualora la consistenza dei mattoni sia compromessa, rispettando sempre l'originalità del manufatto.
La nostra ditta effettua anche una armatura del cornicione, prevedendo dei fori per l'alloggiamento di barre filettate nel cornicione, che poi saranno affogate nel cemento armato che andrà a costituire il cordolo leggero del tetto. In questo modo si avrà un perfetto ammorzamento del cornicione con il resto della struttura, evitandone la caduta in caso di eventi sismici.
Nel caso di stucchi si studierà il motivo originale per poi ricostruirlo tramite calchi.

cornicionicornicioni

 

 

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Rifacimento e restauri di pavimentazioni

 

RIFACIMENTO E RESTAURI DI PAVIMENTAZIONI


Questa lavorazione consiste nella demolizione e rimozione parziale o totale dei vecchi pavimenti. Alcuni di questi vengono restaurati per poter essere riutilizzati. Il più delle volte non tutti i pavimenti rimossi possono essere utilizzati per la nuova pavimentazione. Le parti mancanti vengono ricostruite totalmente uguali, con lavorazioni manuali speciali. Dopo la fase di posa del nuovo pavimento, questi viene lucidato in modo eterogeneo, rendendo le vecchie parti, riutilizzate, e le nuove, ricostruite, esattamente identiche.

RESTAURO
GUIDONIA
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          RESTAURO
RIANO
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          RESTAURO
TORRITA TIBERINA

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RESTAURO
MORLUPO

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GUIDONIA

  RIANO
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  MORLUPO
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Restauro delle facciate e cornicioni

 

RESTAURO DELLE FACCIATE E CORNICIONI


In questo capitolo si vuole illustrare la metodologia del restauro di facciata ed, in questa prima parte, il metodo di ricerca di eventuali intonaci nascosti da successivi strati degni di essere conservati.
Come operazione basilare per un ottimo restauro di facciate e cornicioni Questa operazione è basilare, non solo per le facciate per le quali esistono delle testimonianze storiche circa la presenza di dipinti, ma per tutte le facciate degli edifici del Centro storico, anche per ritrovare la colorazione originale dell’edificio.
Oggi una corretta operazione di restauro delle facciate, prevede la perfetta messa il luce dell’intonaco d’importanza storica anche se non necessariamente con presenza di pittura murale e, nelle parti mancanti della facciata, l’uso dei cosiddetti “neutri” che si eseguono con la stessa tecnica dell’intonaco primitivo.
Questi “neutri” devono evidenziarsi per non essere confusi con la parte originale e nello stesso tempo devono servire per far risaltare quest’ultima. In particolar modo è opportuno, nel caso di semplice colorazione storica, stendere un intonaco con le stesse caratteristiche di quello originale.
E’ sempre corretto, prima di eseguire l’intonaco, far eseguire delle opportune campionature in loco e nei casi più importanti far eseguire prove da laboratori specializzati al fine di appurare la posologia e la natura degli ingredienti della malta. In generale è opportuno impiegare malte di calce aerea e polveri di marmo in modo da ottenere una superficie parietale con la stessa intonazione cromatica degli intonaci che si intendono conservare.
Su questa nuova superficie parietale potrà essere stesa la coloritura di facciata impiegando la stessa tecnica pittorica e gli stessi coloranti, ma ricercando un tono leggermente più basso di quello originale.

RESTAURO S. POLO PRIMA/DOPO

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S. POLO
   
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